Ancient Cross - Gates of Hell


Proprio come l’araba fenice che rinasce dalle sue ceneri, gli Ancient Cross di cui ci andremo ad occupare in quest'intervista, tornano a rivedere la luce del sole, dopo un periodo di puro appannaggio mediatico, e lo fanno grazie alla sagacia del batterista Miguel Morales il quale è riuscito a rimettere insieme i cocci di un progetto musicale oramai allo sbando, arrivando a riunire una nuova line up ufficiale che può contare sul talento e la freschezza di un manipolo di nuovi adepti pronti a seguire i dettami del suo vecchio cerimoniere.....

Intervista raccolta da: Beppe Diana


Ciao Miguel, cominciamo con la prima domanda obbligatoria, il primo e unico disco della la band è stato pubblicato in veste auto prodotta nel 2006 e tre anni dopo è stato ristampato dalla StormSpell Records, che cosa è successo alla band da allora?
Ciao Beppe, dunque, dopo la ristampa ufficiale del nostro cd di debutto da parte della Stormspell, abbiamo suonato alcune date live di supporto al disco, anche se le cose all'interno della band non funzionavano più da qualche tempo, gli ingranaggi oleati cominciavano a scricchiolare. Io ho mollato la band alla prima occasione buona stanco dalla staticità della situazione, seguito subito dopo dal resto della band che ha mollato il colpo solo qualche mese più tardi. I due chitarristi del primo periodo hanno cercato di riunire i cocci più volte, ma invano. L'anno scorso ho deciso di rimettere mani al progetto ed ho ricontattato tutti i ragazzi della line up ufficiale, ricevendo solo rinunce, così ho deciso di ripartire da zero con una nuova formazione ed un nuovo spirito. Per ora sembra che le cose stiano andando bene.

Qual'è la situazione all'interno della band adesso? È vero che Michael Lance ha lasciato il ruolo di vocalist? Potresti presentarci il nuovo singer Charlie Rodriguez?
Michael Lance non è più della partita da tanto tempo, è stato sostituito degnamente dal più giovane, e versatile, Charlie Rodriguez che è uno dei migliori screamer della nuova generazione qui a San Antonio. Sono stato molto fortunato a coinvolgerlo in questa nuova fase del progetto musicale.
I suoi testi combinati all'ugola al vetriolo, sono un'arma indispensabile per mietere il maggior numero di vittime. Spero che i vecchi fan della band possano accogliere lui ed il resto della band nel migliore dei modi.
Oltre a noi due, sono della partita Ozzy Espinoza e Mario Perez Jr. alle chitarre, e Nick Gamboa al basso. Giuro, non avrei potuto scegliere di meglio.

Come stai vivendo questa tua nuova chance? Sei orgoglioso di sapere che, dopo tutto questo tempo, molti fan della prima ora non hanno dimenticato il vostro nome?
Sono orgoglioso di sapere che c'è ancora gente che dopo tutti questi anni si ricorda ancora degli Ancient Cross, davvero, orgoglioso della musica che abbiamo registrato e prodotto. Penso che il vero giudice sia il tempo, l'affetto dei fan è la motivazione che ci spinge a dare il massimo giorno dopo giorno, il loro affetto conta molto per noi. Per quanto mi riguarda cercherò di portare avanti il mio sogno, ovvero quello di raggiungere il traguardo di un secondo disco.

So che nelle ultime settimane avete suonato come band di apertura di artisti di calibro internazionale come gli dei del metal progessivo Fates Warning e come spalla alla band dell'ex Megadeath Marty Friedman, quale sono state le tue emozioni prima di salire sul palco per quei concerti?
Sai, sono state le nostre prime uscite dal vivo dopo la reunion, abbiamo suonato di spalla a dei mostri sacri, che dire, era destino!!! I Fates Warning sono sempre state una delle mie band preferite in assoluto, ho sempre fatto i salti mortali per vederli dal vivo quando capitavano in città, suonare prima di loro, è stato come un sogno che si è avverato.
Marty Friedman, cosa posso dire, è un vero guitar wizard!!! Molto gentile e disponibile, proprio come quando l'ho conosciuto la prima volta durante il tour di "Rust ln Peace".
I Megadeth di quel periodo erano micidiali proprio per la sua presenza ed il suo suono di chitarra così personale e chirurguco. E poi ha collaborat per anni con il mio batterista preferito di sempre, ovvero lo scomparso Nick Menza.

Cosa ci puoi dire sul nuovo "Rituals of The Holy and Insane"? Sarà nuovamente un'auto produzione? Lo pubblicherete in formato digitale o anche in versione cd?
La nostra seconda release ufficiale "Rituals of The Holy and Insane" è il prodotto della mente insana del nuovo mastermind Charlie, solo lui poteva pensare ad un titolo e a delle liriche così visionarie. Si, sarà rilasciato sia in versione digitale che in versione fisica.

Puoi dirci quanti brani conterrà? Il suono del disco seguirà le trame della vostra prima release ufficiale?
Stiamo cercando di mettere assieme circa otto composizioni, ma credo che non avranno grandi punti di contatto con il debutto. I fan della band possono stare tranquilli, il nostro stile sarà riconoscibile sin dalle prime battute. Sarà pubblicato in maniera indipendente, niente label.

Quali saranno le tematiche affrontate dalle liriche del nuovo album? Il titolo sembra abbastanza criptico!!!
Penso proprio che il nostro nuovo album sarà incentrato su tematiche politiche e religiose ispirate a quello che sta succedendo nel nostro mondo in questi ultimi anni.
Penso che l'heavy metal possa essere più coinvolgente se colpisce l'ascoltatore sia per la parte sonora che per i testi. Non mi sono mai piaciute quelle band con un'attitudine just for fun stile “sesso droga e rock and roll”, sono per le band dal messaggio forte, accompagnato da una musica potente. Questi due elementi combinati possono smuovere anche le montagne.

Hai cercato di stabilire contatti con etichette e distributori per rendere più fruibile il duro lavoro portato avanti dalla band?
Non sono mai stato in diretto contatto con nessuna label, almeno non ancora. Lo farò sicuramente appena il cd sarà completato.

Adesso ti tocca una domanda strana, ci sono alcuni fan dell'Heavy Metal degli anni 80, ed io ne conoscono molti, che rifiutano a priori qualsiasi giovane band che arriva sul mercato oggigiorno. Molti di loro asseriscono che queste formazioni non possono essere valide come quelle del passato anche se non hanno mai ascoltato i loro album. Dove pensi possa portare questa situazione, visto che la nostra musica è supportata proprio da quei stessi fan? 
Di chi è veramente la colpa, loro o delle tendenze?
Penso che ci siano tantissime band valide in giro, proprio come negli anni '80. Alcuni ascoltatori sbagliano a non dare la giusta valenza a questi musicisti, ripiegando magari su album e ristampe di band del passato. Loro non accetteranno nient'altro che la musica che sono stati abituati ad ascoltare nella loro gioventù. Ok, le ristampe hanno la loro importanza, ma supportate anche le nuove realtà, hanno bisogno anche loro del vostro appoggio.

Come concepisci la parola successo dopo tutto questo tempo trascorso a promuovere un genere musicale amato e seguito da una sparuta folla di appassionati?
Il vero successo è raggiungere e toccare il cuore di quei pochi fan. Chi fa tutto quello che facciamo noi, con sudore, dedizione e sacrificio, merita l'affetto dei suoi fan.
Non pubblicherò mai un hit single, piuttosto mi piacerebbe scrivere composizioni che la gente possa apprezzare al di la del genere preferito, sarebbe emozionante sapere che la musica che hai scritto è stata in grado d'ispirare altre band in futuro. Questo è il successo che mi auguro di sfiorare.

L'anno scorso in Inghilterra le vendite del vinile hanno superato quelle del formato mp3, pensi che il ritorno del vinile sia una cosa positiva, o pensi che le vendite siano legate ad una tendenza?
Il vinile ha sempre venduto bene al di fuori degli Stati Uniti. Cercherò una label che sia disposta a stampare il nostro nuovo disco in vinile anche se per i fruitori più giovani è più facile "scaricare" la loro musica preferita senza tanti sforzi.
Per quel che mi riguarda, preferisco che la mia musica sia in un formato concreto, sia in cd che in vinile.

Quali sono i piani futuri della band da qui a qualche mese? 
Sicuramente quello di portare la band all'estero per poter suonare nei più rinomati festival del vecchio continente. La Germania è sulla mia lista dei desideri da molto tempo, ma anche suonare in Italia non sarebbe malvagio. Il motore dell'apparato compositivo è stato nuovamente riavviato e gira a pieni regimi, chi vivrà, vedrà...
Grazie ai fan per non essersi dimenticati di noi e grazie a te, Beppe per mantenere viva la luce sulla scena undergound con una pubblicazione amatoriale come Forging Steel!
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