Seconda prova da studio anche per i Grave Cross, trio che arriva dall'hinterland della capitale messicana, formato da musicisti di rodata esperienza che, per questa nuova avventura discografica, si rendono artefici di un nuovo ep che mette in evidenza, non solo la passione smisurata per un suono grezzo e minimale, ma anche una certa devozione per i così detti classici minori del genere horror, proprio come il lavoro d'artwork lascia intuire.
Quattro brani posti a metà strada fra dissonanze che sanno di metallo pesante, congiunzioni pragmatiche, ed aperture heavy/dark, ecco qual'è il suono attorno al quale si fortifica questo “Nothing but night”, che pone i nostri sullo stesso piano di formazioni della scena NWOBHM, Satan ed Angel Witch su tutti, anche se la qualità del loro songwriting, è ancora lungi dall'aver trovato la giusta quadratura dei maestri sopracitati.
C'è molto da lavorare, questo è fuori d'ogni dubbio, soprattutto per quel che concerne le linee vocali del singer Johnny Chávez, sicuramente più a suo agio dietro le pelli che con il microfono.
Comunque se vi dovesse capitare sottomano, dategli un'ascoltata!!!
(Beppe Diana)
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