Jag Panzer - The Deviant Chord


Torna a brillare d'una intensa luce la stella del firmamento dei californiani Jag Panzer. La band del chitarrista Mark Briody ha scritto pagine di importanza fondamentale per la storia della scena metal americana del recente passato e, nonostante non abbia goduto di grandi fortune, è sempre riuscita a colpire nel segno con pubblicazioni sempre più oculate. Il nuovo capitolo "The deviant chord" sembra oramai alle porte, a lui l'onore di presentarcelo.
Intervista raccolta da: Beppe Diana


Ciao Mark e grazie per la tua disponibilità. Dunque solo qualche giorno fa avete partecipato all'ultima edizione del Metal Sweep Meet Fest a San Diego, che genere di emozioni vi siete portati dentro da quest'evento?
A San Diego è stato fantastico! È un evento straordinario. Un posto in cui vedere band suonare live, acquistare vinili ed incontrare persone straordinarie come Bill Metoyer e Derek Riggs. Il tempo era bello, l'equipaggiamento eccellente, i promotori invece sono stati un tantino refrattari, ma va bene lo stesso. Insomma c'era tutto quello che avremmo voluto, sia come fan che come band.

Avete avuto la possibilità di suonare alcune nuove canzoni? Se si, qual è stata la reazione del pubblico?
No, non ci piace suonare nuove composizioni fino a quando l'album non viene pubblicato. Vogliamo che la gente senta il nostro materiale e possa gustarselo con calma, prima di presentarlo in sede live.

Perfetto, visto che siamo in argomento, cosa ci puoi dire su "The Deviant Chord"? Che cosa avete combinato, a livello musicale, dal 2011 dai tempi di "The Scourage of the light" fino ad ora?
Abbiamo utilizzato tutto questo tempo per scrivere canzoni! Avevamo una rosa di circa ottantasei brani composti, ma alla fine li abbiamo ridotti a dieci per questo album. Gli arrangiamenti delle nuove tracce ha richiesto più tempo di quanto avevamo previsto.
In più abbiamo suonato in alcuni concerti negli ultimi anni, in Germania, Grecia, Chicago, New York e a San Diego naturalmente.

Puoi fornirci una data sicura per la pubblicazione? Il disco sarà griffato ancora una volta Spv, o avete cambiato label?
Penso che esca a settembre. Questa è la data che ci hanno comunicato, ma non ho ancora il giorno di uscita ufficiale. Si, sarà pubblicato dalla SPV. Penso che sia il nostro ultimo disco con loro.

Di che accordo segreto tratta il titolo dell'album? A quale evento vi siete ispirati per la stesura delle liriche? È vero che sarà ancora una volta un concept album?
No, mi dispiace, contrariamente a quanto ha fatto trapelare la nostra etichetta, non si tratterà di un concept album. I testi sono una miscellanea di argomenti, proprio come Harry ci ha abituati negli ultimi dischi.
Alcuni testi sono di ispirazione fantasy, altri invece riguardano la fratellanza nel mondo dell'heavy metal. I testi spazieranno su diversi argomenti.

Nel 2013 Joey Tafolla si è nuovamente unito alla band, pensi che questa volta si senta più convinto di quanto non fosse in passato?
È stato bello tornare indietro nel tempo! La cultura della musica è molto diversa al giorno d'oggi. Negli anni '80 Joey lasciò la band per intraprendere una carriera da solista su etichetta Shrapnel.
Grazie proprio a quella scelta, molti suoi fan si sono accorti anche della nostra band. Oggi è tutto diverso. Oggi lui è in grado di suonare con noi e di portare avanti anche altri progetti con la sua chitarra, è questo quello che gli piace fare e a noi va bene così.

Qual'è stato il suo contributo sulle nuove canzoni? Pensi che “The deviant chord” sia un album più guitar oriented?
Il suo suono sul nuovo album è incredibile. Ha un tocco ed un gusto melodico diverso rispetto ad altri chitarristi di oggi. Riesce ad infondere sempre la giustà emozione e l'enfasi adatta ad ogni singolo passaggio, diamine ha ancora doti ed abilità tecniche non umane.

Credi che l'uscita del disco segni un'ulteriore progressione nel vostro stile musicale?
Avere Joey con noi è il cambiamento più grande. Christian Lasegue, con noi su “Scourge....”, è un grande chitarrista, ha fatto un lavoro straordinario su quel disco sia a livelli di suoni che di  songwriting.
Ma Joey ha uno stile completamente diverso, lo puoi ascoltare su tutto “Ample of destruction”, ma anche sul nuovo album. Per me quello che riesce a tirare fuori con la sua sei corde mi riporta in mente geni compositivi del calibro di Ritchie Blackmore e Tony Iommi.

Proprio come in passato, vi siete avvalsi ancora una volta della preziosa collaborazione del maestro Jim Morris dei Morrisound Studios in Florida?
Non ne sono sicuro, ma credo che i Morrisound non esistano più da diverso tempo. Non so cosa stia facendo Jim in questo periodo, non lo sento da diversi anni oramai. Mi è piaciuto lavorare con lui, come dici tu, è un maestro quando si tratta di mixare dischi metal.
Ma per 'The Deviant Chord' stiamo lavorando con John Herrera. John ha registrato la batteria di “Scourge of light” e sono rimasto molto colpito dal suo lavoro.
Dopo la pubblicazione dell'album, mi sono preso un po' di tempo per ascoltare altri mix fatti da John, ed ho pensato che erano fantastici. Sapevo che avrei voluto lavorare con lui in futuro.
E' stato fantastico avere la sua collaborazione per il nuovo album, ci sta dando un suono diverso, moderatamente moderno.

Perchè "The deviant chord" arriva nei negozi sei anni dopo il suo predecessore? Scommetto che avete dovuto sobbarcarvi le spese per la registrazione del disco, dico bene?
Non sbagli!!! Devi amare suonare l'heavy metal se vuoi portare avanti una band per così tanti anni. Chiunque pensa di suonare metal solo per denaro, è nel business sbagliato!
È l'amore per la musica che mi continua a fornire le giuste motivazioni, non sperare in un ulteriore giorno di paga.

Molte persone pensano che i Jag Panzer siano una banda sfortunata che non ha raccolto ciò che ha seminato, tu come la vedi?
Cerco di non soffermarmi su componenti come la 'fortuna'. Scrivo canzoni, li registro e li suono live. Penso che molti sarebbero potuti diventare pazzi cercando di pensare a tutto quello che è andato “storto” in passato. Io mantengo da sempre il mio semplice stile di vita, mi piace suonare la mia chitarra ogni giorno, è questo quello che mi appaga di più.

Nel 1994 avete pubblicato il controverso "Dissident Alliance" pensi che la svolta moderna di quell'album sia stata una scelta azzardata?
No, perché quello era un disco onesto, niente di più, niente di meno. È il risultato di ciò che eravamo in quel periodo quando avevamo in line up gente come Daniel Conca alla voce e Chris Kostka alla chitarra.
Avrei potuto dire: " ok, dobbiamo suonare come su Ample destruction!" ma non credo che sarebbe stato onesto. Penso che ogni disco di una band dovrebbe avere un suono sincero.
Mi rendo conto che la gente non ama quell'album, ma è così che lo abbiamo suonato e registrato, fatevene una ragione.

So che hai molti amici in Europa e tutti vorremmo vedere un concerto dei Jag Panzer il più presto possibile. Quali pensi siano stati i momenti memorabili della recente storia della band nel vecchio contiente? 
La nostra partecipazione al “Keep It True” è sempre un evento memorabile per tutti noi. Loro hanno creduto nella band quando pochi altri lo facevano.
Ma onestamente anche suonare in qualsiasi concerto è divertente per me. Mi piace davvero suonare la nostra musica per il pubblico che sa apprezzare.

So di essere poco opportuno, ma qual'è il tuo punto di vista sull'operato di Trump? Pensi che sia la persona giusta al posto giusto?
Con i Jag Panzer abbiamo iniziato molti anni fa ad allontanarci da cose come la politica. So che ognuno di noi ha le proprie opinioni politiche all'interno della  band, per cui non credo che sia opportuno affrontare le mie in un'intervista alla band.

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