Messina - Back To The Terrortory

Si, senza alcun dubbio gli olandesi Messina sono una delle bande metal più sottovalutate degli anni '90, ed il loro "Terrortory" un'oscura gemma del thrash metal del vecchio continente.
Recentemente, hanno annunciato una reunion dopo la riedizione del loro catalogo completo da parte dell'etichetta americana, specializzata in recuperi di formazioni dimenticate nella stanza oscura dei ricordi, Divebomb Records, la quale sta aiutando i nostri a recuperare quella credibilità, e quel briciolo di notorietà, andate perse dopo la pubblicazione del loro unico album ufficiale che, invece di decretare la nascita di una nuova stella, ha segnato la fine del loro sogno.
Il batterista Richard Zopfi ed il cantante Chris-Jan Ploegmakers sono stati così gentili ed affabili da voler condividere con noi molte delle importanti esperienze sul trascorso storico di questa piccola grande band.

Intervista raccolta da: Beppe Diana


Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Forging Steel. Qual è lo stato attuale dei Messina, cosa vi ha spinti a "tornare" sulle scene? Qual è la line up attuale della band?
Chris-Jan - Grazie per aver mostrato interesse nei Messina e per quest'intervista per la tua fanzine. Si, siamo ancora attivi. La band si era sciolta nel 1992, ma abbiamo fatto un concerto di reunion nel 2009.
Quando ci è stata chiesta la disponibilità per quel concerto, il batterista Richard ha dovuto rifiutare a causa di mancanza di tempo. Così abbiamo chiesto a Toon van Heesch di suonare la batteria  perché aveva suonato con me e il chitarrista Julian van den Berg in un'altra band.
Finalmente alla fine del 2015, anche Richard ha rotto gli indugi e ha parlato nuovamente di una riunion, questa volta con i cinque musicisti che hanno registrato "Terrortory" ovvero Chris-Jan Ploegmakers - voce, Erik Derijks - chitarra, Julian van den berg – chitarra, Carl Van Nistelrooy - basso e Richard Zopfi – batteria.

Le prime demo composte dalla band sono state pubblicate con il monicker "Assassin", quali sono i vostri ricordi dei primi anni della band e di quei tre demo?
CHRISJAN: Eravamo solo un gruppo di amici di scuola che cercavano di condividere la loro passione per la musica, ed hanno iniziato a dare vita ad una band heavy metal, gli Assassin appunto, che sono esistiti dal 1984 al 1988. Il nostro batterista durante quel periodo era Mark van der Vorst, un picchiatore molto solido adatto al metal diretto degli Assassin.
I  progressi nel corso degli anni hanno portato alla terza demo da studio "Murder in the 1st degree", che ha ricevuto ottimi riconoscimenti di critica, anche perchè aveva un suono potente e coinvolgente. Il produttore di quel lavoro era Oscar Holleman chitarrista dei Vengeance.
A questo aggiungi anche la nostra crescita sia a livello strumentale che musicale, grazie all'esperienza maturata dal vivo, e potrai leggere del motivo per il quale il nostro suono si era spostato verso uno stile più consono allo speed/thrash metal sotto l'influenza di band come Metallica ed Anthrax.
Nel 1988, la band cambiò il suo nome in Messina e fu invitata a partecipare, con due brani, ad un album compilation chiamato "Metal in Rocks". A quel tempo, il nostro batterista Mark ci aveva abbandonato a causa di problemi lavorativi.


So che hai sentito questa domanda molte volte nella tua vita, ma perché avete scelto proprio Messina come monicker della band?
Come ben saprai di Assassin esisteva già una band tedesca che all'epoca andava molto forte e che aveva registrato due album. Molte volte si veniva a creare confusione su quale delle due band stesse effettivamente suonando nei locali della nostra zona. Per evitare ulteriori problemi, abbiamo cambiato nome in Messina, un monicker molto particolare, un pò misterioso, che traeva spunto proprio dalla città di Messina. Il nome è stato scoperto su una mappa, ed ha immediatamente catturato l'attenzione dei membri della band.

Dopo una demo live, i Messina firmano un accordo con la D&S Records per la pubblicazione del primo album, ricordi se avevate ricevuto altre offerte?
RICHARD: C'erano altre label interessate, ma le loro risposte erano spesso troppo vaghe, ed è anche per questo che abbiamo creduto fortemente nella Inline Music tedesca che ci aveva ventilato un'ottima offerta. La Germania era il più grande mercato del thrash metal. All'epoca  sia i Messina che i Deafen, l'altra band in cui suonavano tre di noi, si erano costruite delle solide fanbase nel nord di quel paese.

Quale è stata la risposta dei vostri fan e della stampa per "Terrortory"?
La risposta è stata buona, anche se avevamo sperato di avere molta più promozione, ma anche di avere una produzione molto più oculata, in alcune tracce sembra quasi che la batteria sovrasti il resto degli strumenti. Sai, durante il mix finale ci sono stati dei momenti in cui la band non è stata coinvolta, ma va bene così, non possiamo tornare indietro. Le riviste olandesi come Aardschok ci hanno premiati con un 7,5, che non era male, ma sono convinto che sarebbe stato più alto con un suono migliore. Il recensore era un grande fan dell'A.O.R., quindi non siamo stati fortunati. Nel complesso le recensioni tedesche sono state più positive, ma la Germania era abituata al thrash metal in quegli anni e, come ho appena detto, era un mercato molo più interessante.

Cosa ricordate dei giorni trascorsi in studio per registrare quelle composizioni? 
Dopo tre demo credo sapevate come registrare un album, oppure avete imparato altri trucchi che non conoscevate?
CHRISJAN: Quando siamo arrivati nello studio Delta della città tedesca di Wilster, abbiamo appreso che il nostro hotel era stato raso al suolo da un incendio! Quindi abbiamo dovuto soggiornare in un altro luogo che si trovava molto distante dallo studio. All'epoca abbiamo condividevamo lo studio con una band tedesca, gli Enola Gay, che registravano le loro sessioni durante la notte, per cui abbiamo chiesto loro se potevamo cambiare i turni, e così è stato. È chiaro che, al momento in cui abbiamo registrato "Terrortory", i Messina era ancora più consapevoli del loro bagaglio di esperienza.
Band come Sepultura, Slayer ed Exodus erano diventate molto più influenti nel nostro suono, in più avere Richard con noi, ha aggiunto più cattiveria e velocità alla nostra musica. Eravamo pronti a compiere il salto di qualità e si, sapevamo come muoverci all'interno di uno studio di registrazione tanto che, nel giro di due settimane, l'album era pronto.
RICHARD: Durante le pause delle sessioni, ascoltavamo anche parecchia musica, roba tipo gruppi death metal e grindcore come Morbid Angel, Death o i Terrorizer. Tutte queste influenze hanno aggiunto energia alle nostre canzoni. Non abbiamo imparato nuovi trucchi, abbiamo suonato come sapevamo: intensi ed aggressivi e nel modo più naturale possibile.
Una cosa che ricordo, è che abbiamo evitato di registrare con i click, ad eccezione di un paio di pezzi, questo solo per mantenere una propensione live dei brani.

È vero che la vostra etichetta aveva programmato un tour in Germania che è stato cancellato senza ulteriori spiegazioni? È questo uno dei motivi per cui è  l'avventura della band è finita?
CHRISJAN: Sì, c'era stato promesso un tour in Germania e naturalmente stavamo già pensando a una nuova sessione di registrazione.
Bisognava andare avanti come band, ma dopo un periodo di prolungato silenzio, è emerso che la D&S/Inline Music era in grande difficoltà. Non hanno più risposto alle nostre telefonate ed è stato chiaro che sono erano andati in bancarotta.
Il tour e un nuovo album sono andati in fumo, e la situazione ha portato al crack interno anche per i Messina. Io sono stato il primo a lasciare, ma tutti sentivamo che lo spirito all'interno della band non era più lo stesso. Loro hanno cercato di continuare con un nuovo vocalist ed uno stile più melodico, ma non ha funzionato. La magia era definitivamente sparita.
RICHARD: Nel 1992, altri stili musicali come il Death Metal ed il Grunge erano diventati la big next thing in campo musicale, mentre l'interesse per il thrash metal si stava affievolendo. Così, sia i Messina che i Deafen hanno staccato la spina nello stesso periodo, mentre nuove band come i The Gathering e successivamente anche gli Astrosoniq, sono diventate delle stelle di prima grandezza, ed hanno fatto si che le luci fossero puntate con sempre più maggiore interesse sulla nostra regione di provenienza, grazie anche al successo internazionale che i loro album stavano ottenendo.

Qualcuno di voi ha continuato a suonare in altre band dopo lo scioglimento? Se sì, potreste darci qualche informazione aggiuntiva?
CHRISJAN: Sì, Richard ha suonato nei Rattlesnake Shake, Julian suona ancora nei Fatburger, una cover band molto rinomata qui in Olanda. Erik e Richard hanno continuato con una nuova line up dei Deafen che si è trasformata negli Swallow It, una banda metal con un suono molto più groovy con un solo lavoro all'attivo che è stato scelto come demo del mese dalla rivista Aardschok/Metal Hammer.
Altre bande che presentavano i musicisti dei Messina sono stati i Pazuzu, i Raw e i The Rushians, cover band dei Rush. Molte band, anche se in realtà non tutte dedite al caro vecchio heavy metal.

All'inizio dell'intervista abbiamo accennato alla vostra reunion, ma il vero motivo è da ascrivere alla pubblicazione del doppio cd da parte della Divebomb Records, o ci sarà la possibilità di ascoltare del nuovo materiale? Avete scritto qualcosa in tutti questi anni? 
Come ed in che maniera state vivendo questa seconda chance?
RICHARD: In realtà tutto è successo subito dopo che mi sono riavvicinato alla band per fare quel concerto di cui ti parlavo prima. Coincidenza? Hmm, difficile da credere anche se 1 + 1 = 2.....
Comunque, i tempi non sarebbero potuti essere migliori. Abbiamo fatto un ottimo reunion show con annesso party per la ripubblicazione del cd che ha generato molto interesse!
Abbiamo pensato a questa seconda opportunità come ad un modo meraviglioso per rivivere quei giorni della nostra selvaggia gioventù e rievocare tanti ricordi metallici.
Il concerto è stato tenuto nel "Groene Engel", il più grande luogo rock di Oss, la nostra regione, nel quale abbiamo raccolto qualcosa come cinquecento metalheads vecchi e nuovi, amici e familiari che erano lì per condividere con noi i giorni di “Terrortory”!
Quella notte eravamo pieni di energia, siamo stati intervistati e filmati dalla TV locale, ed abbiamo venduto tutte le nostre magliette.
Prima dello scioglimento stavamo lavorando a nuove canzoni per il secondo album che non è mai stato pubblicato. Adesso stiamo discutendo su cosa fare con quei brani.
Ci auguriamo di poterli registrare. Si tratta di brani orientati alla vecchia suola del thrash, anche perché sono stati scritti tra il 1990 e il 1992.
Sono convinto che continueremo a suonare! Il nostro chitarrista Julian ha anche alcune idee che possono essere usate per nuove canzoni.
Poi c'è ancora "The Quest", una vecchia canzone che mi piacerebbe registrare per il nuovo il cd. È una delle nostre canzoni più veloci che non è apparsa sulla versione di “Terrortory” del 2016.

La vostra è stata una delle nazioni più importanti per il Metal negli anni '80, come tante band hanno dichiarato in passato, qual è la tua opinione sulle seguenti bande degli anni '80/90 dell'Olanda:
Deadhead, Donor,  Mindlink, Sacrosanct, Vulture, Blind Justice, Form.
CHRIS-JAN: Siamo orgogliosi che l'Olanda abbia prodotto così tante band di talento. Proprio come il thrash tedesco. Se ricordo bene, abbiamo condiviso il palco con i Deadhead e i Donor, ottime formazioni che avevano spettacoli live energici. Non abbiamo suonato con le altre band, ma conosciamo sia i Sacrosanct che i Vulture molto bene.

Quali sono le bande che pensi si sono distinte più delle altre?
RICHARD: Di quelli che hai citato, sia Chris-jan che io pensiamo che i Deadhead erano sicuramente i più grandi. Roba brutale ma, ovviamente, dipende sempre dai gusti di ognuno.
Non dimentichiamoci anche dei Pestilence, ambasciatori olandesi del death metal che hanno suonato molte volte negli Stati Uniti. Nella tua lista non hai menzionato i Jewel, una grande thrash metal band olandese con i quali abbiamo suonato varie volte e che si è esibita anche in Russia!

Hai seguito la scena in questi anni e la sua evoluzione attraverso gli innumerevoli generi e stili musicali nel vasto oceano di bande che suonano Metal oggi? Che cosa ne pensi delle produzioni di alcune vecchie band che sono ancora in circolazione oggigiorno?
RICHARD: Ci sono ottime band di thrash metal che portando ancora alta la bandiera del genere, sto pensando a formazioni come Havok e Angelus Apatrida o come i vostri Ultra Violence, tutte formazioni che arrivano dai quattro angoli del mondo, e questa è una cosa meravigliosa.
Gli enormi successi di band come Ghost, anche se non sono thrash, dimostrano che il metallo in tutta la sua varietà è qui per rimanere ed ha un futuro.
Le band di musica estrema sono diventate più estreme, ahahha. È incredibile quanto veloci e brutali siano diventate alcune formazioni di death mertal
Poi ci sono i Big 4 che sono immortali, ma anche Exodus, Testament, Dark Angel, Nasty Savage, Overkill che sono le band che mantengono ancora l'atmosfera nostalgica e l'energia che ha reso gli anni ottanta e i novanta molto speciali.
E 'bello vedere che possono mantenere viva la loro eredità sia sul palco che in studio, è un riconoscimento dello status che si sono guadagnati in tutti questi anni e che li ha resi veramente popolari.

I fan olandesi del suono classico sono conosciuti per avere un'ottima panoramica della loro scena degli anni '80 e lo mostrano in qualsiasi modo, sia attraverso i vari festival, che attraverso l'Heavy Metal Maniacs FC. 
Qualcuno di questi ha chiesto dei Messina in tutti questi anni?
CHRIS-JAN: Ogni tanto si, ma a die la verità, non ci abbiamo mai fatto troppo caso alle loro richieste, forse perchè eravamo troppo impegnati con tutte le nostre bande e i progetti paralleli per notarlo, haha!
Internet, YouTube e Facebook hanno aiutato in questo rinnovato interesse per i Messina.

Grazie per il tempo che avete passato nel rispondere alle nostre domande. Vi auguriamo il meglio per il futuro della band e..... stiamo aspettando con ansia le nuove registrazioni......
CHRIS-JAN e RICHARD: Grazie, è stato un piacere. Buona fortuna anche per la tua nuova fanzine. Siamo fiduciosi per il 2017.
Speriamo di registrare del materiale all'altezza delle aspettative del solido thrash olandese, e fare anche alcuni concerti di supporto per qualche grande band americana di thrash metal. Sappiate che noi portiamo con orgoglio il nostro nome italiano!
See you on the stage!

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