Fifth Angel - Time Will Tell


Sono sensazioni uniche quelle provate durante questa chiacchierata via mail con il chitarrista Ed Archer, per parlare del come back dei suoi Fifth Angel, formazione artefice di due splendidi album pubblicati nella prima metà degli anni ottanta, editi allora dalla major Epic records, e splendidi compendi di sonorità metal, posti a cavallo fra riminiscenze che sapevano di heavy metal classico, contrappunti epici, e richiami ad un certo hard rock mainstream.
Ed il venire a sapere che, nonostante le difficoltà oggettive, i musicisti della formazione con base operativa in quel di Seattle, non hanno mai cessato di sognare un ritorno sulle scene che restituisca almeno la giusta dimensione ad una band che avrebbe sicuramente meritato migliori fortune, è per noi vecchi appassionati di certe sonorità vintage, un ulteriore stimolo per andare avanti in questa sorta di scoperta di nuove ed interessanti realtà provenienti dal fitto sottobosco internazionale.
Intervista raccolta da: Beppe “HM” Diana


Ciao Ed e grazie mille per questa opportunità, prima di ogni cosa vorrei chiederti quale è la situazione all'interno della band in questi giorni? Come state vivendo questa nuova opportunità di suonare di nuovo insieme?
Ciao Beppe e grazie a te da parte della band. Non vediamo l'ora di suonare on stage con un altro membro del nucleo originale della band, riavere Ken Mary è uno stimolo per tutti noi.
Per quanto mi riguarda, essendo anch'io un membro di quel nucleo originale, mi sento al settimo cielo, come se le cose stessero seguendo un loro percorso naturale, una sorta di cerchio che si chiude.
Devo ammettere che, sia a livello musicale che personale, abbiamo tratto giovamento dal aver avuto la possibilità di condividere il palco con Jeffrey McCormack, un'ottima persona ed un eccellente drummer.
Naturalmente con Ken è tutto un altro discorso e non solo perchè lui ha suonato la batteria su entrambi i nostri album, diciamo che fra di noi c'è  quel feeling, quella una scintilla speciale che si è accesa già alle prime prove.

So che è una domanda molto delicata da porre, ma cosa è andato storto cinque anni fa? Che cosa è successo alla band dopo il Keep It True Festival? 
Dopo l'ultimo Keep It True Festival, volevamo dedicarci completamente alla stesura ed alla registrazione di nuove composizioni, ma purtroppo non era il momento giusto.
E' divertente sai, all'epoca non avevamo minimamente programmato di suonare al festival, a dire la verità non lo conoscevamo affatto.
Il piano originale era quello di comporre e successivamente registrare, ma con il passare dei mesi, tramite internet, si era sparsa la notizia che stavamo ritornando in azione, l'attesa e l'interesse attorno alla band era diventata così spasmodica, che gli organizzatori del Keep It True ci avevano ventilato l'opportunità di essere parte del bill dell'edizione del 2010, e così abbiamo accettato.
Per questo motivo abbiamo messo da parte i nostri piani iniziali, e ci siamo concentrati sul vecchio materiale in modo da non farci trovare impreparati dal vivo.
Pensi che questa volta sarà diverso? Peter Orullian è  finalmente un usicista a tempo pieno della band?
Sì, Peter è uno dei nostri a tutti gli effetti. Abbiamo abbozzato molte idee e parecchie linee melodiche per il nuovo materiale che c'è  in cantiere, ma in questo momento, proprio come in passato, ci stiamo concentrando sul vecchio repertorio. Non siamo più dei ventenni, ci serve del tempo per oliare bene i meccanismi e rimettere in moto la macchina.
Nella nostra prima apparizione al Keep It True, la musica contenuta nei nostri primi due album ha funzionato alla grande, aggiungi pure che adesso si tratta di un momento speciale sia per noi che per il festival, ed avrai un bel quadro completo della situazione.
Il nostro è una sorta di compito odierno, di ascolti ed ascolti, dobbiamo prendere nuovamente confidenza con la musica della band, migliorandoci costantemente. Molti giri di basso, alcune delle parti di chitarra ritmica, sono abbastanza impegnative ed anche complesse per dei ragazzacci attempati come noi cinque.

Ed, in passato, ho letto più volte che stavate lavorando su un terzo ipotetico disco, puoi parlarcene? 
Sì, la nuova musica, o forse dovrei dire la 'vecchia-nuova musica'. Come ti ho accennato ci sono parecchie idee, brani in fase embrionale ed alcuni registrati in forma quasi definitiva, ai quali si aggiungono delle vecchie demo del periodo prima dello split ufficiale, diciamo che c'è un bel mix di parecchie cose nuove ed alcune vecchie idee, dovremo solo vedere di organizzarci per concretizzare tutto questo materiale.



Riguardo al passato, come tu stesso ammettevi, c'è del materiale in versione demo che non avete mai pubblicato, pensi realmente ci sia la possibilità di avere un cd ufficiale ?
Ci sono molte composizioni inedite registrate sin dal lontano 1980, ma fanno parte del periodo “la musica che non abbiamo mai fatto sentire perchè non era all'altezza”!! Per una pubblicazione ufficiale su cd non ci abbiamo mai pensato, anche perchè nessuno ce lo ha mai chiesto.

Il mondo musicale, ma non solo quello, è cambiato dalla vostra ultima release ufficiale, pensi che il suono dei vostri dischi sia ancora attuale? In che modo, in questi anni, avete cambiato il modo di suonare e scrivere musica? 
Hai ragione, il mondo è cambiato da quando la musica dei Fifth Angel è apparsa sul mercato discografico, non so se in bene o in peggio, ma è cambiato, ma nonostante tutto, mi sembra di capire che, in qualche modo, quella musica abbia ancora un significato importante per molti appassionati.
Ovvio, il modo in cui ci approcciamo nel suonare i nostri strumenti si è evoluto nel corso del tempo, e con questo la scrittura ed il processo di composizione.
Per questo penso che sia importante che il nuovo materiale della band debba mantenere una sorta di filo conduttore con il suono tradizionale di quei dischi, senza per questo perdere di vista un certo approccio moderno.
La questione ha avuto una parte molto rilevante all'interno delle nostre discussioni dell'ultimo periodo, tentare di rimanere all'interno di un particolare confine musicale, oppure cercare di incorporare alcune nuovi elementi al nostro stile approcciando nuove direzioni sonore?

Una questione amletica, non c'è dubbio, tornando alla band, per molte persone i Fifth Angel sono stati una band sfortunata con una promettente carriera, quali pensi siano le vere cause del vostro “insuccesso” all'epoca? Pensi che gran parte di questa colpa sia stata dovuta al fatto di aver siglato un contratto con una major?
Già la 'fortuna' dei Fifth Angel, o forse sarebbe meglio pensare a qualcosa di simile a 'la fortuna degli irlandesi'?? Aahha!! Non credo che aver firmato per una major abbia in qualche modo inciso in maniera negativa sul nostro percorso di musicisti e sul nostro successo.
Suppongo che, se guardata dall'esterno, la nostra situazione possa apparire molto vicina a quella di una band che ha avuto poca fortuna, ma la vita va presa per le palle, se ti lasci demoralizzare dalle sconfitte, hai perso in partenza. Certo, anche noi abbiamo avuto le nostre opportunità per spiccare il grande salto, ma alcune decisioni poco azzardate, ci hanno lasciato fermi al palo per tanto tempo.
A posteriori è troppo facile guardare al passato e sentirsi dire che avremmo dovuto trarre vantaggio dalle opportunità che ci si erano paventate davanti, ma non lo abbiamo fatto, tutto qui. E allora? Siamo da condannare? Non penso.
Non ho rimpianti, la vita va avanti, pensa quanto deve essere frustrante passare l'esistenza a pensare 'e se.....'!

Power Metal, Epic Metal, Classic / Heavy Metal, la musica della band è stata rapportata a molti tipi di musica, ti riconosci in queste classificazioni? 
Tutti i genere da te citati sono ottimi per descrivere la nostra musica!
Negli ultimi anni ho pensato alla musica dei Fifth Angel come ad un “Metal tradizionale”, ma con degli accenti progressivi di fondo, qualcosa di compatto ed articolato, ma con un occhio di riguardo per la melodia. Credo che questi siano gli elementi che spiccano maggiormente e sui quali è focalizzata la nostra musica di allora.

Che cosa hai combinato dopo il vostro split ufficiale  fino ad ora? La musica ha fatto sempre parte del tuo stile di vita? Hai fatto parte di altre band, hai insegnato a suonare ad altri appassionati?
Quando le cose non sono andate per il verso giusto per la band sul finire degli anno ottanta, mi sono chiamato completamente fuori della musica.
Mi sono concentrato sulla mia carriera lavorativa, ho progettato e costruito la casa dei miei sogni, mi sono sposato, ho avuto dei figli, ed ho divorziato, ahhaha !!
Suppongo che questo sia il percorso tipico che ha intrapreso un sacco di gente!
Mi sono dilettato nella musica solo in qualche sporadica occasione. Poi, intorno al 2008, ci sono stati alcuni importanti avvenimenti nella mia vita che mi hanno portato ad accumulare molto stress, espediente questo che, in qualche modo, mi ha fatto tornare ad innamorarmi della musica!
Da allora sono tornato attivo nella scena di Seattle, ma ho preferito mantenere un profilo basso, suonando con diversi musicisti e band dediti a stili eterogenei.
Qualcosa di terapeutico che non so spiegare.
Così, all'improvviso, la vita ha tornato a sorridermi, in un perfetto equilibrio fra musica, creatività, e gioia!
Adesso vivo in una zona molto bella e stimolante, in molti frangenti mi ricorda addirittura alcune parti della vecchia Europa.
Montagne, laghi, fiumi, valli, questa è la mia vita, sono nato per stare all'aperto, andare per fiumi e laghi sul mio kayak, perdermi in grandi foreste, fare trekking, sciare!!

Cosa mi puoi dire riguardo altri componenti della band?
Alcuni degli altri ragazzi hanno continuato ad andare avanti per un po, entrando e uscendo dal mondo musicale attraverso gli anni.
Ken ad esempio è sempre stato attivo, ultimamente è entrato nell'universo della produzione attraverso la sua casa discografica in Arizona.
Ora invece gli è tornata voglia di suonare di nuovo la batteria!

A livello puramente musicale com'è la situazione a Seattle adesso che le luci della ribalta ed l'interesse dei media per il grunge si sono affievoliti?
La scena musicale a Seattle è sicuramente viva e vegeta! In questi giorni sembra che 'tutto vada bene', in molti campi musicali.
C'è il rock, l'hard rock, metal tradizionale, black metal, blues, funk, pop, EDM, shoegaze, indy.... e la lista potrebbe continuare a lungo, e questo grazie a band musicali molto originali.
È facile trovare un bar per andare a vedere e sentire dell'ottima musica dal vivo. La mia città è adorabile, buon vino, birra, cibo ... ed anche la cannabis è legale, ahhah !!
Amico mio, Seattle è come il paradiso in terra, anche se a volte il cielo tende ad essere nuvoloso e piove molto spesso!!

Prima della fine non posso che chiederti notizie sul grande Ted Pilot, che fine ha fatto? È vero che è diventato un affermato dentista? 
E visto che ci siamo, nel 2007 sono circolate delle notizie che vedevano la line up di "Time Will Tell" di nuovo in azione, è vero? 
Oh si, il Dr. Pilot! Sì, Ted ha continuato con gli studi ed è diventato un medico.
In campo lavorativo ha avuto un grande successo, e conduce una vita molto prosperosa.
È un ragazzo intelligente, ed ha un talento artistico naturale da come si può facilmente intuire dal suo genio musicale sulle vecchie melodie dei Fifth Angel.
Sì, nel 2007 c'è stato un tentativo di riunire la band, ma come ti ho detto, all'epoca non attraversavo un buon momento della mia vita, e mi sono escluso a priori.
Per fortuna le cose cambiano, ed ora è una storia tutta diversa!!

Ed siamo veramente alla fine, grazie dal più profondo del cuore per la tua dispomibilità, per una piccola fanzine come la nostra sarà veramente un onore avervi fra le nostre pagine, grazie.
Beppe grazie a te per averci dato la possibilità di chiarire alcuni punti cruciali della nostra carriera, ci vediamo in Germania, mi raccomando.





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